LEGITTIMO IOL LICENZIAMENTO DEL DIPENDENTE SORPRESO A FUMARE SUL LUOGO DI LAVORO
Il lavoratore che fuma sul luogo di lavoro mettendo a repentaglio la vita degli altri colleghi può legittimamente essere licenziato.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23862 del 23 novembre 2016, è tornata ad occuparsi di diritto del lavoro e legittimità del licenziamento, tematiche di grande attualità.
Nel caso esaminato dalla Cassazione, un lavoratore era stato licenziato dopo essere stato sorpreso a fumare sul luogo di lavoro.
Il lavoratore aveva provveduto ad impugnare il licenziamento, ritenendolo illegittimo, ma il suo ricorso veniva rigettato sia in primo grado che in grado d’appello.
La Corte d’appello, in particolare, sottolineava che il codice disciplinare, affisso in azienda, sanciva il divieto di fumare edil lavoratore era stato sorpreso più volte a fumare nello stabilimento in cui erano tralaltro presenti materiali infiammabili.
Di conseguenza, secondo la Corte d’appello, la sanzione espulsiva doveva ritenersi legittimamente applicata, essendo anche prevista dal Contratto collettivo di categoria applicabile alla fattispecie (R.G. 5178/2014).
Ritenendo la decisione ingiusta, il lavoratore proponeva ricorso per Cassazione, vedendolo rigettato.
La Corte di Cassazione non riteneva di poter aderire alle argomentazioni svolte dal ricorrente e rigettava il ricorso, condannando il ricorrente al pagamento delle spese